Il Bragozzo fu l’imbarcazione da pesca più diffusa fra il XVIII ed il XIX secolo, impiegata sia lungo la costa sia al largo.
Le sue origini sono molto remote: la zona di provenienza si può circoscrivere a Chioggia, da dove poi si è diffusa lungo la costa veneta e in tutto l’Adriatico.
La sua storia è, in ogni modo, strettamente legata a quella di un’altra antica imbarcazione di origine chioggiotta la Tartana, barca da pesca d’altura.
Per motivi strettamente economici, infatti, nel XVIII secolo si assistette al tramonto della tartana a favore del bragozzo.
![il bragozzo](https://www.venturinisouvenirs.it/wp-content/uploads/2016/07/p056_1_00.jpg)
Aumentata la diffusione di quest’ultimo nel XIX secolo, si ebbe anche un suo sviluppo nelle dimensioni: lo scafo raggiunse lunghezze superiori ai dodici metri, mantenendo sempre il rapporto lunghezza/larghezza pari a quattro, mentre il numero dei membri dell’equipaggio variava da tre ad un massimo di cinque elementi.
ETIMOLOGIA
Il termine bragozzo deriva dai più antichi “baragòzzo”, “baragòso”, “bargòzo”, “bargòso”, “braguzo”, “bragòzo”, “bragòso”.
![](https://www.venturinisouvenirs.it/wp-content/uploads/2016/07/p056_1_01.jpg)
Sulla sua etimologia esistono diverse ipotesi: potrebbe derivare da “barga” per metà tesi, dall’unione di “barca” con “gozzo”, dal greco “bragòs” con significato di fango, dalla rete da pesca per bassi fondali denominata bragozzo.
Oggi a Chioggia sono restati pochi artigiani che fanno le riproduzioni dei bragozzi artigianalmente e nel mio
negozio di Venturini vendiamo diversi modelli e misure di bragozzi fatti artigianalmente da un vecchietto di
nome Carlo rispettando rigorosamente forme misure e colori dei bragozzi originali.