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Bicchieri flûte murrine

25.00 

Bicchiere flûte murrine 23 x 8.5 cm € 25 lavorato artigianalmente a mano seguendo le antiche tecniche dei maestri vetrai muranesi, lavorati con le murrine che rendono unico ogni bicchiere dall’altro, sono per uso alimentare e si possono lavare in lavastoviglie completi di scatola e garanzia.

Il bicchiere flûte murrine è un particolare bicchiere da collezione realizzato seguendo le antiche tecniche di lavorazione dei maestri vetrai muranesi, unico nel suo genere sia per forma che per colori.

Il bicchiere flûte murrine in vetro che il maestro del vetro si faceva al momento in fornace per bere “un goto de vin” (un bicchiere di vino), fatto dunque con scarti di lavorazione di opere di vetro che stava eseguendo.

Ogni bicchiere flûte murrine è diverso perché unico, si mantiene dunque la dominante di colore ma non c’è un goto da collezione uguale ad un altro Nei Goti de La Fondazione la lavorazione del vetro è impreziosita da materiali come foglia oro, sia bianco che giallo e foglia argento, che valorizzano le forme e le trasparenze del vetro, creando scintillanti e raffinati giochi di colore, con l’effetto policromo che lo rende perfetto per ogni tipo di abbigliamento.

La caratteristica specifica del vetro è il modo con cui solidifica, passa infatti dallo stato liquido del fuso, attraverso aumento di viscosità, alla rigidità del solido che si ottiene ad una temperatura ci 500° C. circa.

In questo intervallo di tempo, detto “intervallo termico di lavorabilità”, il maestro potrà dare la forma all’oggetto ottenendo, poi, un prodotto finito che conserverà la rigidezza dei corpi solidi, ma che manterrà la trasparenza dei liquidi. Il Goto Vetro di Murano con murrine viene composto per il 70% circa da sabbia e silice che si trasforma in liquido ad una temperatura di 1700°C.Per fondere ad una minor temperatura la silice, viene aggiunto un materiale detto “fondente”.

Tali composti incidono nella tecnologia del vetro non solo perché sono causa di un risparmio economico, ma perché sono protagonisti delle caratteristiche che il vetro muranese assume e per il quale è famoso nel mondo intero.

Il fondente principale è la soda, la quale ha anche la proprietà di allungare i tempi di solidificazione, mettendo il maestro nelle condizioni ottimali per ben operare sul vetro.

Più alta è la percentuale di soda, tanto di più il vetro solidifica lentamente (vetro “lungo”), tuttavia la presenza di tale fondente non deve essere in eccesso, esistono infatti degli equilibri da rispettare.

Nel caso contrario il vetro, nel tempo, porterà in superficie il fondente opacizzando l’oggetto (in termine “muranese” si dice che il vetro “sputa” la soda).

Per limitare tale tendenza viene utilizzata una sostanza detta stabilizzante: il calcare o carbonato di calcio. Altri composti che si aggiungono alla composizione sono il nitrato e l’arsenico che hanno azione affinante, facilitano, cioè, la fuoriuscita delle bolle migliorando l’omogeneità del fuso.

Se alle materie prime indicate si aggiungono delle sostanze coloranti od opacizzanti, si ottengono i famosi vetri colorati e opali.

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