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Lanterna

15.00 

Lanterna 23 x 12 cm € 15 lavorata in legno dipinta a mano con una rete blu e ancora legno, ha delle vetrate in vetro e all’interno ha la possibilità di mettere una candela e un faretto completa di garanzia.

 

COD: far 6 Categoria:

La lanterna è realizzata a mano artigianalmente ha dei vetri e all’interno la possibilità di mettere una candela o un faretto luminoso.

La lanterna un tempo le coste di notte erano oscure e raramente si poteva scorgere qualche flebile lumicino su di esse, indicazione di presenza umana a terra. Era facile allora segnalare ai naviganti la presenza di pericoli o la strada da seguire per arrivare in porto semplicemente accendendo un bel falò in una posizione conosciuta.

La cosa si prestava comunque anche alla pirateria, dal momento che bastava falsare la posizione dell’indicazione per far andare in secca i vascelli da depredare, come accadde spesso lungo le coste del Mare del Nord nei secoli passati.

Niente di più logico quindi che si pensasse a un opportuno e sicuro segnalamento marittimo per dirigere i naviganti in sicurezza .

Nell’antichità il Faro legno con lanterna in vetro era collocato all’entrata di porti importanti per agevolare l’approdo di notte.

Erano funzionanti saltuariamente e solo quando era necessario, data la difficoltà di alimentare le fiamme con legna e pece.

Di essi si ricordano quello famoso di Alessandria d’Egitto (si ritiene che la prima vera e propria torre-faro, quella che ha dato a tutte le altre il nome e il modello, sia stata proprio questa).Venne costruita nel III secolo a.C. un’alta torre sulla quale un enorme braciere veniva acceso risultando visibile da molto lontano.

La torre si ergeva con i suoi 120 metri proprio all’ingresso del porto su un’isoletta, il cui nome era (ed è tuttora) Pharos (da cui il nome Faro).Architetto ne fu Sostrato di Cnido, figlio di Dexifane, il quale lavorò sotto i primi due Tolomei.

La costruzione del Faro iniziò probabilmente nel 297 a.C., sebbene in epoca più tarda il cronista Eusebio, vescovo di Cesarea, che era stato prigioniero in Egitto, citi nella sua Cronaca la costruzione del faro nell’anno 283 o 282 a.C.

L’inaugurazione ebbe luogo sotto il secondo Tolomeo, Filadelfo, tra il 280 e il 279 a.C.Il Faro era stato consacrato a favore dei navigatori agli dei salvatori, come diceva l’epigrafe dedicatoria, che poteva facilmente essere scorta da chiunque entrasse o uscisse dal porto.
La fiamma del Faro legno con lanterna in vetro vista isolata e alta sull’orizzonte, come una stella, sembrava ad essi l’apparizione della divinità protettrice.

Assai presto si diffuse nel mondo antico la fama della torre luminosa sorta sulla spiaggia dell’Egitto, torre che in verità era annoverata tra le più colossali costruzioni dei re greci.

La torre di Alessandria non fu la sola nell’antichità a rappresentare il primo sistema nautico inventato dall’uomo per la sicurezza sul mare. Altra analoga realizzazione fu per esempio il cosiddetto “Colosso di Rodi”, enorme costruzione di forma umana all’ingresso del porto dell’ “isola delle rose”, annoverata fra le sette meraviglie dell’antichità.

Particolare curioso del faro originale antico era la capacità del sistema di emettere anche suoni, quasi fosse un antenato dei moderni “fog horn” (corni da nebbia).

Infatti un ingegnoso sistema di contenitore con acqua, riscaldata dal braciere, consentiva la fuoriuscita di getti vapore che funzionavano né più né meno come le attuali sirene delle navi. Un altro Faro in legno medio con conchiglie di grandi dimensioni, di cui ancor a metà del ‘700 esistevano imponenti rovine, fu costruito sulla Manica a Boulogne dall’imperatore Caligola.

I romani ne costruirono anche nell’Adriatico, uno p.es. a Brindisi, un altro in prossimità della foce del Po, di cui esiste ancor oggi il basamento di metri 7 x 7 posto su pali, un altro ad Ancona, etc. Certamente esistevano fari anche in Dalmazia se sulla colonna Traiana è riprodotto uno in prossimità dell’approdo, dove scese l’imperatore Traiano nel suo viaggio verso l’Oriente.

I porti importanti erano dotati di lanterne prossime al centro abitato che quando erano in funzione bruciavano, – come nell’antichità – legna e pece. Nel Medio Evo non si costruivano fari isolati lungo le coste, non potendosene garantire permanentemente la sicurezza

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