Stella murrina
12.00 €
Stella murrina 15 x 15 cm € 12 lavorazione in vetro fornace con l’uso delle murrine, eseguito seguendo le antiche tecniche di lavorazione muranesi completa di scatola normale e garanzia.
Descrizione
La caratteristica della stella murrina è il modo con cui solidifica, passa infatti dallo stato liquido del fuso, attraverso aumento di viscosità, alla rigidità del solido che si ottiene ad una temperatura ci 500° C. circa.
In questo intervallo di tempo, detto “intervallo termico di lavorabilità”, il maestro potrà dare la forma all’oggetto ottenendo, poi, un prodotto finito che conserverà la rigidezza dei corpi solidi, ma che manterrà la trasparenza dei liquidi. Il vetro del fiore in vetro di murano verde viene composto per il 70% circa da sabbia e silice che si trasforma in liquido ad una temperatura di 1700°C.
Per fondere ad una minor temperatura la silice e creare la stella murrina di colori assortiti viene aggiunto un materiale detto “fondente”.
Tali composti incidono nella tecnologia del vetro non solo perché sono causa di un risparmio economico, ma perché sono protagonisti delle caratteristiche che il vetro muranese assume e per il quale è famoso nel mondo intero.
Il fondente principale è la soda, la quale ha anche la proprietà di allungare i tempi di solidificazione, mettendo il maestro nelle condizioni ottimali per ben operare sul vetro.
Più alta è la percentuale di soda, tanto di più il vetro solidifica lentamente (vetro “lungo”), tuttavia la presenza di tale fondente non deve essere in eccesso per fare il fiore in vetro verde esistono infatti degli equilibri da rispettare.
Nel caso contrario il vetro, nel tempo, porterà in superficie il fondente opacizzando l’oggetto (in termine “muranese” si dice che il vetro “sputa” la soda).
Per limitare tale tendenza viene utilizzata una sostanza detta stabilizzante: il calcare o carbonato di calcio. Altri composti del fiore di vetro di murano verde che si aggiungono alla composizione sono il nitrato e l’arsenico che hanno azione affinante, facilitano, cioè, la fuoriuscita delle bolle migliorando l’omogeneità del fuso. Se alle materie prime indicate si aggiungono delle sostanze coloranti od opacizzanti, si ottengono i famosi vetri colorati e opali.
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